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Infissi esterni: non sottovalutate la scelta dei vetri!
di Arch. Alessandra Paresce   

Abbattere le dispersioni termiche, così come difendersi dai rumori, è possibile, ma per completare il vostro infisso esterno è indispensabile una scelta oculata di un pacchetto vetrato.

Il presupposto per cui è necessario diminuire le aperture sul lato più rumoroso del nostro appartamento è la giusta ipotesi per il controllo dei rumori, ma è piuttosto vincolante.

Ecco a voi alcuni suggerimenti che possono servire da guida nel completamento dei vostri nuovi infissi.

La normativa in tema di contenimento energetico ha senz’altro segnato il passo di un’evoluzione in tema di vetri per infissi, ma la scelta di un buon vetro continua ad essere un tema arduo e per questo non può essere sottovalutato.

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I vecchi appartamenti di classe energetica G, l’ultima per intenderci, ancora molto diffusa nell’ambito immobiliare, probabilmente avranno ancora infissi con un vetro singolo che con i canonici 4 mm di spessore sono la premessa dello scarso contenimento energetico e controllo del rumore pressoché nullo.

Un maggiore spessore della lastra garantirebbe una migliore resistenza al passaggio del calore, ma il peso diventerebbe eccessivo e sicuramente poco commerciabile; è così stato introdotto il pacchetto di vetri composto da doppio vetro divisi da una camera d’aria utile a smorzare la conduzione termica ed il risultato è stato sorprendente: la tecnica porta a ridurre le dispersioni di calore in maniera sostanziale, meglio ancora se i vetri hanno spessore differente.

Per facilitare la scelta del materiale indico di seguito le due grandezze fondamentali per individuare i prodotti con le migliori prestazioni:

–        U* indica la trasmittanza termica ovvero la capacità del materiale di essere attraversato dal calore: quanto minore è il valore indicato, migliore è il comportamento del materiale nell’impedire gli scambi termici. Per migliorare la trasmittanza termica esistono i vetri a bassa emissione chiamati Low-E su cui è stata posata una pellicola di ossidi di metallo. Questa caratteristica permette un migliore comportamento alla conduzione ovvero limita la cosiddetta sensazione di “parete fredda” nei periodi invernali cioè diminuirà la temperatura interna nell’ ambiente in prossimità delle vetrate e diminuirà la possibilità di condensa all’interno degli infissi.

–        Rb esprime in decibel l’attenuazione acustica ovvero indica la capacità del materiale di isolarvi dal rumore: un valore elevato esprime un consistente potere fonoisolante. I livelli sonori che in generale forniscono i parametri di riferimento al comfort acustico sono 35 Db per il giorno e 30 Db per la notte.

Ulteriore consiglio per ridurre i fenomeni di condensa sul vetro è quello di porre attenzione ai distanziatori delle camere d’aria che, se scelti in materiale elastico e non metallico, assicurano l’eliminazione di possibili ponti termici tra vetro e telaio, meglio ancora se questo elemento è annegato nel telaio. I fenomeni di condensa superficiale sul vetro tendono a bagnare il telaio dell’infisso e deteriorarne il materiale.

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Gli infissi con camere d’aria con Argon o quelli a doppia camera d’aria sono gli ultimi prodotti commercializzati e sono i pacchetti vetrati maggiormente performanti.

Anche per i vetri è importante la qualità della posa in opera: i materiali se non posati a regola d’arte non possono garantire i livelli di prestazione o mantenere la qualità che avete scelto sul depliant del vostro rivenditore.

A tal proposito, ricordo a chi voglia ottimizzare il proprio appartamento che le detrazioni fiscali del 55% sono prorogate fino al 30/06/2013 e comprendono anche la sostituzione degli infissi e dei relativi vetri. Gli interventi di risanamento energetico sono investimenti a lungo termine che comportano un sicuro risparmio in bolletta ed, in particolare, la sostituzione dei vecchi vetri migliora il comfort acustico ed abitativo.

 

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