Il divano di moda è basso, colorato e assolutamente green: realizzato con il pallet è l’esempio perfetto.
Dall’ultimo Salone del Mobile ne abbiamo una conferma assoluta, l’importante è osare con i colori e fare molta attenzione ai materiali.
Un divano originale, che rispetta queste caratteristiche, è senz’altro il divano con i pallet di legno. Un "fai da te" assoluto: la struttura è fatta con un materiale naturale come il legno, assolutamente forte e capace di reggere il peso del relax.

Non tutti i pallet sono uguali: caratteristiche, pesi e misure si possono trovare nella maggior parte dei siti relativi agli operatori del settore legno. Esistono anche i pallet di plastica, ma esteticamente non sono altrettanto belli e in sede di riutilizzo sicuramente non possiamo ristrutturarli.
Ma quando parliamo di Eco Casa non possiamo non parlare di legno e della possibilità di riciclare questo prodotto, altro non è che un bancale realizzato per l’industria e per i trasporti.
Sì, è un materiale naturale e come tale è soggetto a usura, se non altro perché spesso è usato all’aperto e quindi si deteriora naturalmente. Per rimediare a questo è sufficiente usare un po’ di carta vetrata, impregnante e vernice protettiva o colorata. Lo stato di conservazione del pallet dipende ovviamente da dove lo abbiamo recuperato: fuori dalle aziende, nei cantieri o nei magazzini.
E’ ormai un fatto di moda cercare di recuperare il pallet usato, in buone condizioni, per fare i divani di casa o della cantinetta. Le stesse aziende che producono i bancali di legno vendono anche l’usato, un tot al Kilo come la carne dal macellaio.
In realtà non è nemmeno un’idea nuovissima, visto che nel 2011 è stato presentato un divano firmato Piero Lissoni per Bonacina, chiamato proprio Pallet.

Un divano di design che cambia aspetto in base a quanti pallet si mettono uno sopra l’altro, per farlo basso o alto, alla scelta di colorare o meno i pallet, a quella di aggiungere delle ruote ed in base alla qualità dei cuscini utilizati. Le fibre naturali ovviamente sono d’obbligo e l’uso dei colori è soggettivo.

fonte immagini: www.lacasarubata.it
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